Aree d'intervento
Psicoterapia adulti
“il presente cambia il passato. L’atto terapeutico avviene nello spazio-tempo vissuto insieme tra terapeuta e paziente.”
- Bruno Bara
La psicoterapia è uno strumento di crescita, cura e benessere importante. Non è soltanto il trattamento dei disturbi psicologici e psichiatrici, è piuttosto un processo in cui l’individuo si impegna in un percorso di scoperta di sé, di esplorazione e consapevolezza che permette di aumentare le possibilità vitali, aumentando i gradi di apertura di prospettive nuove ed evolutive. La psicoterapia cognitivo-costruttivista relazionale conduce l’individuo dalla sofferenza alla evoluzione delle sue traiettorie vitali.
La psicoterapia si propone infatti di favorire il benessere mentale ed emotivo attraverso una relazione empatica e un dialogo aperto con un professionista qualificato. Questo approccio consente alla persona di esplorare i propri pensieri, sentimenti e comportamenti in un ambiente sicuro e riservato. L’obiettivo di un percorso di psicoterapia è di approfondire la consapevolezza di sé e dei propri modi di funzionare nel mondo. E’ un po’ come diventare il regista della propria vita e non solo l’attore principale.
Gli ingredienti essenziali del lavoro terapeutico sono consapevolezza, relazione terapeutica e sintonizzazione reciproca tra terapeuta e paziente, in uno scambio fatto da dialogo, esperienza insieme che permette di rivivere emozioni e letture del mondo e di trasformarle condividendole in modi nuovi. Non si ricostruisce solo il passato e i temi dolorosi ad esso associati, ma si rielabora in una lettura inedita ciò che è accaduto con la consapevolezza, il sentire dello spazio-tempo del presente. La condivisione è l’architrave su cui poggia il cambiamento e la costruzione di un nuovo equilibrio interno e di benessere, attraverso un dialogo fondato su empatia, cooperazione, non giudizio e curiosità profonda ad esplorare nuove prospettive.
Una psicoterapia basata su consapevolezza, relazione e condivisione conduce a ritrovare il benessere, a crescere ampliando le proprie declinazioni vitali, a riconoscere e potenziare le proprie risorse personali, a costruire nuovi modi e strumenti per gestire in modo funzionale i punti critici, in ultima analisi a trovare un equilibrio sano e felice nella propria vita.
Psicoterapia dell'età evolutiva
“Ciascuno cresce solo se sognato”
- D. Dolci
L'infanzia e l'adolescenza sono periodi cruciali per lo sviluppo, non solo per la costruzione dell'identità ma anche per la formazione di strumenti cognitivi ed emotivi che saranno essenziali nel corso della vita. Durante queste fasi ogni esperienza lascia un segno profondo, e la vulnerabilità è particolarmente accentuata. Il concetto di consapevolezza diviene essenziale: la capacità di creare una "storia" di sé, di attribuire significato agli eventi e di prendere il controllo delle proprie emozioni e reazioni, è fondamentale per orientarsi in un mondo che può sembrare confuso e caotico.
Quando questo processo non si sviluppa in modo fluido, per via di difficoltà emotive, relazionali o cognitive, il rischio è che il bambino o l’adolescente rimangano intrappolati in una condizione di stallo che impedisce loro di evolvere. In questi casi, il lavoro del terapeuta può davvero fare la differenza. L’approccio cognitivo costruttivista si basa su un ascolto empatico e una collaborazione attiva con il bambino e la sua famiglia. L'obiettivo è comprendere la "narrazione" che il bambino sta costruendo intorno alla sua esperienza di vita e, se necessario, aiutare a riscriverla in modo più funzionale e positivo.
Il terapeuta non interviene solo sui sintomi, ma cerca di restituire un significato profondo al disagio vissuto, facendolo diventare un'opportunità di crescita. Questo approccio può includere l'insegnamento di strategie per migliorare la gestione delle emozioni, la risoluzione dei conflitti interpersonali e la creazione di una visione più equilibrata e consapevole del sé e del mondo circostante. Il risultato finale non è solo la risoluzione dei problemi immediati, ma la costruzione di una resilienza duratura, capace di affrontare le sfide future con maggiore consapevolezza e risorse interne.
In questo senso il lavoro terapeutico
non è solo un modo per "aggiustare" qualcosa che non funziona, ma
un'opportunità per potenziare il percorso evolutivo del bambino, accompagnandolo nella costruzione di un'identità solida e consapevole.
Psicoterapia familiare
“Di relazioni ci si ammala, di relazioni si guarisce”
- Patrizia Adami Rock
Alcune situazioni, come lutti, malattie, separazioni, problemi comportamentali dei figli mettono a dura prova la stabilità della famiglia. In quei momenti la guida di un terapeuta esperto può fare la differenza.
l compito del terapeuta cognitivo costruttivista è guidare la famiglia all’ascolto reciproco, al riconoscimento delle dinamiche disfunzionali e al raggiungimento di un nuovo assetto familiare che liberi i membri dai ruoli rigidi e dai blocchi comunicativi per ritrovare un nuovo equilibrio che consenta maggior benessere familiare e individuale.
Attraverso strumenti come il dialogo facilitato, il role playing e la ristrutturazione cognitiva, la famiglia ha l’opportunità di esplorare e modificare schemi che non funzionano più, creando uno spazio sicuro per la discussione e il cambiamento.
Questa terapia non solo permette di affrontare le problematiche, ma trasforma anche le difficoltà in occasioni di crescita portando a relazioni più sane e flessibili.
Essendo ogni famiglia unica il percorso sarà personalizzato e co-costruito con la famiglia in base alle specifiche esigenze.
Area Psicosomatica
Il termine “psicosomatica” fa riferimento alle strette interazioni tra il funzionamento psicologico e la salute fisica. La psicosomatica, dunque, si occupa del ruolo che i fattori psicosociali hanno nei processi di malattia e guarigione e di comprendere in che modo i sintomi fisici hanno a che fare con la dimensione psicologica.
Le attività cliniche del Centro Clinico Maria Vittoria relative all’area della psicosomatica sono quindi rivolte a pazienti adolescenti o adulti affetti da patologia medica che presentano difficoltà in relazione alla malattia che possono manifestarsi, ad esempio, tramite sintomi emotivi o malessere, o che necessitano di accompagnamento e supporto nel processo di riorganizzazione e ricerca di nuovi equilibri successivo alla manifestazione o diagnosi di una patologia medica.
L’approccio psicosomatico risulta efficace per qualsiasi tipo di condizione medica, pertanto presso il Centro vengono presi in carico pazienti con differenti patologie fisiche. A tal proposito, si specifica che il Centro offre percorsi mirati di supporto a pazienti affetti da patologia oncologica e loro caregiver, grazie ad una formazione specifica dei professionisti in questo ambito.
Il Centro è operativo anche per il trattamento di pazienti che presentano una condizione di dolore cronico, ispirando la pratica clinica con il presupposto che il dolore è un’esperienza soggettiva che non può essere intesa solamente come fisica, ma che è anche caratterizzata da aspetti psicologici, sociali, spirituali ed esistenziali. Tale esperienza va quindi valutata ed osservata a 360 gradi, focalizzando come target per l’intervento quei fattori di rischio che vanno a creare la condizione di dolore, ad esacerbarla, a cronicizzarla, e ad accrescerne l’impatto sulla funzionalità dell’individuo. Tra i fattori di rischio si evidenziano il distress emotivo, come i sintomi ansiosi o depressivi, l’attivazione cronica da stress, la catastrofizzazione, l’alessitimia e l’isolamento sociale. A questo riguardo, il Centro offre assistenza e cura anche ai pazienti affetti da fibromialgia, riconoscendola come una sindrome da sensibilizzazione cronica centrale che causa diverse alterazioni nella percezione e manifestazione del dolore.
Gli interventi rivolti ai pazienti in area psicosomatica hanno l’obiettivo di porre al centro del percorso di cura la persona, aiutandola a comprendere le sue reazioni alla malattia, a gestirle, e a trovare i modi più funzionali per adattarsi ad essa.
I principali servizi offerti dal Centro sono interventi psicoeducativi, di supporto psicologico, di psicoterapia, di elaborazione del lutto e del trauma, e di riduzione dello stress. Tali interventi sono rivolti non solo ai pazienti, ma anche ai caregiver, le persone che maggiormente si prendono cura dei pazienti durante il percorso di malattia e ai familiari, testimoni secondari della malattia del paziente, ma altrettanto coinvolti nell’esperienza. Infine, presso il Centro è possibile valutare l’implementazione di interventi multidisciplinari, laddove necessari, che in ottica biopsicosociale possano restituire al paziente differenti forme di benessere.
Trauma
La parola trauma deriva dal greco e significa “ferita”. Il trauma psicologico può essere definito come una “ferita dell’anima” ed è qualcosa che rompe il consueto modo di vivere e vedere il mondo e che ha un impatto negativo sulla persona che lo vive.
Esistono diverse forme di esperienze potenzialmente traumatiche a cui può andare incontro una persona nel corso della vita. Esistono esperienze soggettivamente e relazionalmente disturbanti che sono caratterizzate da una percezione di pericolo non tanto di incolumità fisica ma che comportano una traumatizzazione emotiva. Si possono includere in questa categoria eventi come un’umiliazione subita, minacce al senso del valore, di sicurezza, mobbing, bullismo, stalking, separazione, divorzio, esperienze di rifiuto e molte altre ancora. Possono definirsi traumatiche le interazioni problematiche con persone significative durante l’infanzia. Accanto a questa tipologia di traumi si collocano tutti quegli eventi che portano alla morte o che minacciano l’integrità fisica propria o delle persone care. A questa categoria appartengono ad esempio disastri naturali, abusi, incidenti, etc.
Nonostante gli eventi sopra descritti riferiti alle due tipologie di trauma siano molto differenti, la ricerca scientifica ha dimostrato che le persone reagiscono, dal punto di vista emotivo, mostrando gli stessi sintomi. Non tutte le persone che vivono un’esperienza traumatica reagiscono allo stesso modo. Le risposte subito dopo uno di questi eventi possono essere moltissime e variare dal completo recupero e il ritorno ad una vita normale in un breve periodo di tempo, fino alle reazioni più gravi, quelle che impediscono alla persona di continuare a vivere la propria vita come prima dell’evento traumatico.
Attraverso l’approccio EMDR (EMDR Eye Movement Desensitization & Reprocessing), gli esperti del Centro possono intervenire per aiutare le persone nella desensibilizzazione e rielaborazione delle esperienze traumatiche.
L’EMDR è un metodo clinico diffuso in psicoterapia per il trattamento dei problemi emotivi causati da esperienze di vita disturbanti e traumatiche. È un metodo clinico nato nel 1989 e applicato, inizialmente, nel trattamento del Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD post-traumatic stress disorder). L’EMDR è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.
Le ricerche condotte su vittime traumi appartenenti a diverse aree indicano che il metodo permette una desensibilizzazione rapida nei confronti dei ricordi traumatici e una ristrutturazione cognitiva che porta a una riduzione significativa dei sintomi del paziente
(stress emotivo, pensieri invadenti, ansia, flashbacks, incubi). L’EMDR attualmente è un metodo ampiamente utilizzato per il trattamento di varie patologie e disturbi psicologici ed è usato fondamentalmente per accedere, desensibilizzare e portare a una risoluzione adattiva i ricordi che stanno alla base di disturbi psicologici attuali della persona. Queste esperienze possono consistere in: piccoli/grandi traumi subiti nell’età dello sviluppo; eventi stressanti legati ad esperienze quali lutto, malattia cronica, ansia, panico, depressione, ossessioni, perdite finanziarie, conflitti coniugali, cambiamenti di vita; eventi stressanti al di fuori dell’esperienza umana consueta quali disastri naturali (terremoti, inondazioni) o disastri provocati dall’uomo (incidenti gravi, violenza).
Neuropsicologia
Per svolgere semplici azioni quotidiane e interagire con il mondo, impieghiamo costantemente numerose funzioni cognitive tra cui attenzione, memoria, orientamento e consapevolezza di sé. Il Centro Clinico Maria Vittoria si occupa della valutazione e del trattamento dei disturbi cognitivi ed emotivo-comportamentali acquisiti o legati all’invecchiamento sano e patologico.
Preservare tali funzionalità e abilità cognitive risulta essenziale per il mantenimento dell'autonomia personale in termini di benessere psicofisico e possibilità esistenziali.
Valutazione neuropsicologica
La valutazione neuropsicologica rappresenta un importante strumento diagnostico nell'indagine della salute globale della persona. Può essere effettuata al fine di monitorare lo stato delle varie funzioni cognitive (memoria, attenzione, concentrazione, capacità esecutive, linguaggio, abilità prassiche) e la loro evoluzione nel tempo. Consiste nella somministrazione e successiva elaborazione di test standardizzati che consentono di delineare il profilo cognitivo e stimare le abilità residue in termini di potenzialità. Particolarmente utile in caso di eventi vascolari (ictus), malattie metaboliche (diabete), patologie psichiatriche, tumori cerebrali, eventi traumatici (trauma cranico), malattie neurodegenerative (Alzheimer), malattie genetiche (Corea di Huntington), etc. La valutazione rappresenta inoltre un importante strumento per
aiutare la persona a comprendere i cambiamenti legati alla propria condizione e per orientare famigliari e caregivers verso comportamenti stimolanti e adeguati nei confronti dei congiunti affetti da deterioramento cognitivo.
Riabilitazione Cognitiva
Il Centro è operativo anche per il trattamento di pazienti che presentano compromissioni cognitive. La riabilitazione cognitiva è un processo terapeutico rivolto principalmente a persone con deficit cognitivi determinati dall’invecchiamento o da eventi cerebrali quali ad esempio ictus, trauma cranico, emorragie cerebrali e demenze, indispensabile al fine di mantenere o recuperare parzialmente le funzioni compromesse.
Ha lo scopo di migliorare l’autonomia, il funzionamento complessivo e la qualità di vita della persona e della sua famiglia. Si avvale di training cognitivi specifici individualizzati e personalizzati volti a stimolare e rinforzare le funzioni cognitive, stabilire nuovi meccanismi di compensazione o rallentare il processo di deterioramento in atto. Basandosi sulle capacità di riadattamento funzionale del cervello in risposta alle esperienze, l’intervento riabilitativo si fonda su un approccio ecologico al fine di renderne possibile l’applicazione alla vita quotidiana della persona.
Benessere e mindfulness
L’area del benessere è in pieno sviluppo in quanto essenziale per la salute mentale, non è soltanto prevenzione primaria e secondaria, è un approccio alla vita e alla psiche che reca con sé sapienza, consapevolezza ed equilibrio.
La mindfulness e le pratiche di consapevolezza e regolazione emotiva sono ingredienti essenziali per coltivare il benessere mentale ogni giorno. Negli anni più recenti, la mindfulness ha trovato una diffusione nei contesti clinici così come nella promozione del benessere individuale e sociale. Negli ambienti scientifici si è sviluppato il filone delle scienze contemplative, disciplina che mira ad integrare le più attuali conoscenze nel campo della psicologia occidentale con quelle della psicologia buddhista e delle tradizioni sapienziali meditative orientali. Da questo connubio, nasce e prende forma un nuovo paradigma della salute mentale che pone al centro la felicità e l’etica come fondamenti della vita e del benessere individuale. Le pratiche di mindfulness, gli strumenti mutuati dalle tradizioni meditative che muovono alla consapevolezza sono oggi a nostra piena disposizione. Il nostro centro è luogo di sperimentazione di questi, attraverso training dedicati in gruppo o individualmente, che mirano ad una crescita psicologica e ad un equilibrio emotivo a sostegno del benessere.
Supervisione clinica
La supervisione clinica in psicoterapia è un momento importante in cui
un terapeuta, in formazione, nelle fasi iniziali della carriera o in qualunque momento senta la necessità, riceve il supporto e il confronto di un professionista esperto per riflettere sulla propria pratica clinica. Questo processo può aiutare il terapeuta nelle fasi iniziali di un percorso, nella lettura e rilettura strategica dei casi clinici. E’ di aiuto in momenti di impasse clinica, nella riflessione sulle dinamiche terapeutiche, per orientare sulle strategie cliniche utilizzate e per lavorare sull’impatto emotivo del lavoro sul terapeuta stesso.
La supervisione promuove una maggiore consapevolezza e contribuisce a sviluppare competenze pratiche e teoriche fornendo uno spazio sicuro per esplorare difficoltà. È considerata una componente essenziale per garantire un lavoro terapeutico efficace e deontologico, oltre che per il benessere del terapeuta.